Borsa Italiana, i trend del mercato azionario e dei derivati

Intervista esclusiva a Anna Rita Birtolo, Business Development Manager, Borsa Italiana Equity and IDEM

Dr.ssa Birtolo, quali sono i trend del mercato azionario di Borsa Italiana?

Il 2017 è stato un anno record per Borsa Italiana, con 39 ammissioni, il numero più alto dal 2000. Delle 39 quotate, 32 sono IPO che hanno raccolto complessivamente 5.4 miliardi di Euro.

Il trend positivo continua anche nel 2018, con 13 ammissioni ad oggi, di cui 10 IPO, per una raccolta di 1.141 milioni di Euro. Tutte le ammissioni sono avvenute su AIM Italia, il mercato di Borsa dedicato alle piccole e medie imprese italiane ad alto potenziale di crescita.

Anche nel 2017 Borsa Italiana ha mantenuto il primato mondiale in termini di turnover velocity. La liquidità è sostenuta da un’ampia e diversificata platea di investitori sia istituzionali che retail. Gli investitori internazionali guardano con sempre maggior interesse le aziende italiane: si stima che oltre 8200 fondi e 1700 asset manager da tutto il mondo, dal Canada sino alla Nuova Zelanda, investano in società italiane.

Per quanto riguarda gli investitori privati, Borsa continua a distinguersi nel panorama europeo per la forte presenza degli investitori retail che sono attivi sia nella fase di sottoscrizione, sia nel trading sul mercato secondario.

Nella prima parte dell’anno anche i volumi hanno registrato un trend positivo: nel primo trimestre del 2018 il controvalore medio giornaliero scambiato sul nostro mercato è stato mediamente più alto di quello scambiato nel primo trimestre del 2017. La crescita ha interessato soprattutto le mid e small cap: +33% per i titoli del Ftse Italia Mid Cap e +44% per i titoli del Ftse Italia Small Cap (q1 2018 vs q1 2017).

Quali derivati offre Borsa Italiana?

Ad oggi Borsa offre Futures, Mini-Futures e Opzioni, anche settimanali, sul FTSE MIB ad una vasta gamma di derivati su singoli titoli: opzioni americane, alcune anche con scadenza settimanale, opzioni europee e futures.

L’offerta si completa con i futures su dividendi azionari e sull’indice FTSE MIB Dividend e con il futures sull’indice FTSE Italia PIR Mid Cap, lanciato il 4 dicembre dello scorso anno.

Questi prodotti sono negoziabili su IDEM (Italian Derivatives Equity Market), il mercato dei derivati azionari di Borsa Italiana, nato nel 1994 quando è stato lanciato il primo derivato azionario: il futures sull’indice di riferimento del mercato italiano, al tempo denominato MIB30.

Borsa Italiana innova continuamente in termini di modello di mercato e di offerta di nuovi prodotti in funzione delle esigenze degli investitori. Un esempio recente e’ l’estensione degli orari per il FIB e il MiniFIB, negoziabili da luglio 2017 sino alle 20.30. In alcuni giorni, la sessione serale ha contribuito a circa il 10% dei volumi del MiniFIB.

Qual è stato il trend di questi contratti? Su quali è focalizzato l’interesse dei clienti privati?

Nel 2017 diversi mercati di derivati in Europa, tra cui IDEM, hanno registrato un ritracciamento dei volumi.

Da inizio anno abbiamo assistito ad un deciso incremento delle negoziazioni dei derivati sull’indice FTSE MIB, in aumento del 18% yoy. Il MiniFIB, per esempio, ha registrato una crescita del 26%yoy. La contribuzione del trading online su questo strumento è significativa, come anche sulle opzioni sull’indice (in aumento del 24% yoy).

Anche in funzione di un’attesa di incremento della volatilità sui mercati, ci aspettiamo che l’attenzione da parte dei retail su questi prodotti continui a rimanere elevata.

Sicuramente è da evidenziare l’incremento registrato dalle opzioni settimanali sul FTSE MIB (+15%yoy). Si tratta di uno strumento che permette di prendere posizioni sulla base di eventi che accadranno nel brevissimo periodo, 2 settimane al massimo. Il valore temporale ridotto si riflette sul premio dell’opzione per cui, in generale, possiamo dire che sono particolarmente utili per effettuare coperture di brevissimo periodo e a un costo ridotto in occasione di eventi che impatteranno il mercato ma dal risultato incerto (per esempio le elezioni ma anche il rilascio di dati, annunci, ecc.).

La liquidità su questo strumento e su tutti gli altri derivati azionari di IDEM, è garantita dalla presenza di operatori market maker: i market maker su IDEM sono 25.