ITForum scopre il Social Lender

The Social Lender è una realtà che si occupa di peer-to-peer lending business (uno strumento attraverso cui una pluralità di soggetti richiedenti può richiedere ad una pluralità di soggetti prestatori, tramite piattaforme online, fondi e prestiti rimborsabili per uso personale o per finanziare un progetto) per i prestiti a pmi e start-up. Sarà tra gli ospiti di Rimini e noi abbiamo fatto quattro chiacchere con la Marketing Manager della società, Cassandra Gnatta

Cosa vi ha spinti a partecipare all’ITForum di Rimini?

Per la nostra piattaforma partecipare all’ITForum significa avere la possibilità di presentarci ad un ampio pubblico che già ha maturato interesse nei confronti degli strumenti finanziari alternativi; l’evento rappresenta per noi un vero e proprio trampolino di lancio, l’opportunità di confrontarci in modo costruttivo con gli altri operatori del settore e rispondere eventualmente alle curiosità del pubblico, ponendoci come interlocutore trasparente ed affidabile.
Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto ad entrare nel mercato della finanza alternativa/tecnologica?

Le motivazioni che ci hanno spinto ad entrare nel mercato della finanza alternativa, ed in particolare nel settore del lending crowdfunding o digital lending sono svariate, prima fra tutte la consapevolezza di un cambiamento del mercato del credito, nei termini di difficoltà di accesso alla liquidità attraverso i canali tradizionali da parte delle aziende e degli imprenditori, ma anche la ricerca di soluzioni di diversificazione degli investimenti e del rischio da parte degli investitori. Da tempo ormai il mercato offre soluzioni standardizzate e poco incentivanti, con rendimenti prossimi allo zero, per questo abbiamo deciso di creare un marketplace che innovasse il modo di fare credito alle imprese e che offrisse un servizio elastico e remunerativo.

Cosa contraddistingue la vostra proposta all’interno del panorama dei servizi di digital lending?

La nostra proposta si contraddistingue per la qualità e la particolarità dei progetti proposti da un lato, e per le soluzioni di mitigazione del rischio per gli investitori dall’altro. Il nostro processo di selezione delle aziende è estremamente meticoloso, così come l’attribuzione de rating, vengono infatti premiate solo le imprese che dimostrano solidità, affidabilità, comprovata capacità di rimborso e trasparenza. Lato investitori effettuiamo il servizio di tesoreria e controllo di gestione, monitorando tutte le transazioni in entrata ed in uscita dai conti di pagamento delle aziende, mentre per alcuni progetti è prevista la copertura assicurativa a garanzia del capitale prestato all’azienda, affinché l’Investitore non perda quanto prestato nel caso in cui un’azienda non riesca più ad onorare il debito contratto.

Quali sono i vostri obiettivi nel prossimo futuro?

I nostri obiettivi futuri sono molteplici ed incentrati sul consolidamento della nostra attività e su un’offerta di servizi sempre più in linea con le reali richieste del mercato; innanzitutto ci proponiamo di diffondere una cultura degli strumenti di finanza alternativa, al fine di porci come operatore finanziario attendibile e credibile quanto i player tradizionali, offendo soluzioni sia complementari che aggiuntive. La collaborazione con uno o più istituti bancari tradizionali è un ulteriore obiettivo che intendiamo traguardare, al fine di poter essere più solidi e riconosciuti, ma anche al fine di proporre un ampliamento dell’offerta bancaria, sempre in un’ottica di complementarietà e di reciproco vantaggio competitivo. In modo poi commisurato alla nostra dimensione ed al raggiungimento dei nostri obiettivi operativi, stiamo lavorando per proporci anche nel mercato europeo.

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