Nove miliardi al voto

Lo spirito olimpico di pace sembra sortire i suoi frutti, con le tensioni verbali tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti che avevano “disturbato” i mercati ad inizio anno. Ora sembra tutto rientrato nel cassetto. Si guarda quindi ai fondamentali dei mercati, dove il trend economico Usa sembra confermare la politica di rialzi dei tassi già iniziata lo scorso anno, confermando la previsione di almeno tre rialzi anche per il 2018.

Con questi obiettivi ci sono stati in settimana segnali d’indebolimento dei Treasury Usa con il decennale sceso di prezzo e il rendimento arrivato alla soglia del 3%. Nell’eurozona è stata una settimana interlocutoria, con assenza di aste sui nostri titoli; in evidenza solo la Spagna che ha collocato via sindacato 6 miliardi di euro del nuovo titolo di Stato trentennale con un rendimento pari al 2,726% al di sotto del 2.954% del titolo con scadenza a ottobre 2046. La domanda da parte degli investitori è stata molto forte, sopra i 25.8 miliardi di euro. L’emissione ha scadenza 31 ottobre 2048, cedola fissa al 2.7% e Isin ES0000012B47. Sul fronte del secondario domestico lo spread tra il nostro Btp 10y benchmark ed il Bund, è girato mediamente intorno a quota 130 con rendimento del nostro titolo appena sopra il 2%.

La prossima settimana a ridosso delle elezioni, sarà un banco di prova interessante per i nostri titoli, tornano infatti le aste di fine mese, iniziando dai Bot semestrali che saranno messi a disposizione lunedì 26 febbraio. Per quanto riguarda il comparto medio-lungo in agenda martedì 27, si prospetta il lancio di un nuovo Btp 5 anni accanto alla riapertura del decennale febbraio 2028 e del Ccteu 2025, per un importo complessivo di 9 miliardi.

Buone notizie sono arrivate ancora da Atene, anche se il rendimento del GGB decennale è risalito nelle ultime due settimane in area 4,25% dopo i minimi di gennaio sotto il 4%. E’ infatti arrivato un upgrade sul debito anche da parte di Moody’s che ha alzato di 2 gradini il livello portandolo a B3; inoltre una buona notizia dopo tanti anni di recessione è arrivata da dati macro del paese che sono stati stimati da S&P, in crescita media del 2.3% nel biennio 2018-2020.

Sulla parte corporate, la holding di casa Agnelli Exor è tornata sul mercato dei capitali collocando un nuovo bond senior per 200 milioni di euro con scadenza 15 febbraio 2038. Il titolo (isin XS1773636771) è stato collocato al prezzo di 98.183 e pagherà una cedola fissa annuale pari al 3.125%.  Taglio minimo di negoziazione 100.000 euro. I fondi raccolti serviranno a rifinanziare il debito a breve ed il rating assegnato è BBB+.

La Banca Europea degli Investimenti (BEI) h riaperto per 2 miliardi di euro una sua emissione già presente sul mercato: BEI 1.125 13/4/2033 (isin XS1612977717) portando l’ammontare totale a 5 miliardi di euro.

Intesa San Paolo ha iniziato a   promuovere la prossima emissione di obbligazioni denominate in yen, fornendo le prime indicazioni in termini di rendimenti.  Per la tranche a tre anni si parla indicativamente di un premio di 20/30 punti base sulla curva swap in valuta giapponese, mentre per quanto riguarda la tranche a 15 anni è di 55 punti base.  Rating atteso per i nuovi bond Baa1/BBB. Intesa San Paolo ha aggiunto anche una tranche a 5 e 10 anni all’emissione obbligazionaria denominata in yen in corso di emissione, oltre quelle a 3 e 15 anni già annunciate.  Per le tranche a 5 e 10 anni l’offerta è iniziata rispettivamente tra 35 e 40 e tra 53 e 55 punti base su swap. Per quella a 3 anni la guidance è stata rivista a 23-27 pb dai 20-30 iniziale, mentre per quella a 15 anni resta invariata a 55 pb.

Collocamento per Unipol di un bond Tier2 (isin XS1784311703) con scadenza decennale per un importo massimo di 500 milioni di euro. La struttura del bond sarà di tipo bullet e il rating per questa emissione è Ba1/BB.  La price guidance iniziale era di un rendimento a scadenza del 4.25%, poi l’alto numero di richieste arrivato ai lead manager dell’operazione ha permesso di abbassare la cedola al 3.875%; il taglio minimo di negoziazione è di 100k+1k.

In dollari è uscita la Bielorussia che ha rating Caa1/B/B con 600 milioni, scadenza nel 2030 e cedola al 6,2%; il taglio minimo è di 200k +1k, l’isin del titolo è XS1760804184.

Zapadoslovenska energetika (ZSE), è il più grande operatore di sistemi di distribuzione di energia elettrica in Slovacchia, ha convocato un meeting con investitori  per sondare l’interesse per un’emissione in euro con scadenza compresa tra i 7 e i 10 anni.

L’agenzia di rating Fitch ha alzato l’outlook all’Egitto assegnando rating B+ dopo che il paese è tornato con successo la scorsa settimana ad emettere bond governativi in dollari su varie scadenze. Sull’onda di questo successo, il paese si appresta a sbarcare sul mercato dei capitali europeo preparando una prossima emissione in euro che vedrà la luce probabilmente in aprile.