Blockchain, la catena che sfida i tecnologici

Il secondo capitolo della nostra analisi dedicata alle conseguenze che l’adozione del Blockchain avrebbe sull’economia è dedicata al settore tecnologia (leggi il primo numero “Il Blockchain spaventa i finanziari”)

Il Blockchain non è altro che un enorme database distribuito su più macchine, quindi la sua prima applicazione è senza dubbio quella nel campo della gestione dei dati. La nuova tecnologia garantisce una maggior sicurezza delle informazioni (in quanto non possono essere modificate senza il consenso della maggioranza dei blocchi facenti parte della catena, clicca qui per un introduzione sul Blockchain), e tutela la privacy sull’identità delle stesse. Per queste ragioni molte aziende, in particolare quelle attive nel settore sanità e dei trasporti, potrebbero decidere di migrare i loro dati in un database decentrato.

Sicurezza e privacy giocano a favore del Blockchain
Nelle aziende sanitarie, ad esempio, le informazioni relative alle cure offerte ai pazienti richiedono elevati livelli di sicurezza, ma questo comporta il problema, per i consumatori, di dover far a meno della disponibilità materiale di tali documenti poiché essi sono conservati all’interno delle varie strutture. Negli ultimi tempi, però, è aumentata la sensibilità circa la privacy delle informazioni e anche la percezione del pericolo che tali dati possano essere rubati da hacker. Ci aspettiamo, quindi, che all’interno della società aumenti il desiderio di voler sottrarre il controllo di informazioni personali a quelle aziende che sino ad ora le hanno conservate e sfruttate economicamente. E in questo caso la tecnologia del Blockchain potrebbe essere un ottimo partner, poiché offrirebbe agli utenti delle strutture sanitarie la possibilità di scegliere se e quali dati condividere.

Discorso analogo vale anche per la gestione delle attività legate alla supply chain delle aziende, dove il numero di parti coinvolte è alto e c’è la necessità di collezionare un elevato flusso di dati. In questo caso l’introduzione della tecnologia del Blockchain sarebbe un’innovazione molto importante poiché permetterebbe di risalire con maggior semplicità alle origini di eventuali incidenti sulla sicurezza alimentare, e faciliterebbe la tracciabilità del percorso di beni e flussi di denaro tra paesi.

Facendo leva sulla sicurezza e la privacy, il business dei dati relativi alle transazioni finanziarie e alle scelte dei consumatori potrebbe dunque diventare facilmente preda della nuova tecnologia. Per queste ragioni le aziende attive nel settore della raccolta e gestione di dati su larga scala potrebbero uscirne fortemente danneggiate.

Blockchain e il cloud computing
Più problematica, invece, sempre l’applicazione nel segmento del cloud computing. Il Blockchain può essere utilizzata anche per distribuire il potere di calcolo di una macchina, dunque sembrerebbe una soluzione naturale, per le aziende, quella di avvalersi della nuova tecnologia per decentralizzare la loro infrastruttura di elaborazione dei dati. A ostacolare il successo del Blockchain in questo segmento, però, ci sono problematiche di carattere tecnico, legale ed economico.

Da una parte, infatti, bisogna riconosce che mentre i sistemi decentralizzati funzionano bene per operazioni più semplici e facilmente divisibili in pezzi più piccoli, la gestione centralizzata dei dati è indispensabile per elaborazioni più complesse come i calcoli seriali. Dall’altra, ci sono problematiche di natura legale: la necessità di stabilire la giurisdizione di quale Stato sia legittimata a decidere in caso di dispute legate alla sicurezza o all’uso di alcune informazioni gioca a favore della centralizzazione fisica dei dati. Inoltre, le aziende attive nel cloud computing possono far valere nei confronti dei competitor del Blockchain un miglior posizionamento all’interno del settore.

Grazie, infatti, agli elevati volumi di dati riescono a realizzare importanti economie di scala che le permettono di essere economicamente convenienti, mentre l’offerta di una pluralità di soluzioni (dai software, ad altri servizi a più alto valore aggiunto) garantisce un alto potere contrattuale nei confronti dei clienti.