FTSE/MIB, meglio stare alla finestra

FTSE MIB DOWN

Nelle ultime settimane il mercato azionario italiano ha dimostrato come la forza rialzista che lo ha accompagnato per tutto il 2017 si sia esaurita. Dopo l’ennesimo rally, avvenuto nel mese di gennaio con il raggiungimento dei 24.000 punti, l’indice FTSE/MIB ha costantemente perso terreno con due violenti sell off a distanza di un mese l’uno dall’altro e senza che i prezzi riuscissero a riprendere la propria corsa.

Più precisamente, la discesa è arrivata a toccare un minimo a 21.500, mentre i successivi rimbalzi non sono mai più riusciti a superare quota 23.000. Questi livelli corrispondono anche ad importanti massimi e minimi precedenti, per cui costituiscono resistenze e supporti fondamentali per cercare di prevedere il futuro andamento delle quotazioni, che al momento sembrano muoversi in laterale proprio nell’area centrale di questo trading range. E’ davvero difficile capire quale sarà la direzionalità di Piazza Affari nelle prossime sedute, complici anche le attese politiche per l’imminente inizio di legislatura.

FIGURA 1 – Analisi di medio periodo sul Future FTSE/MIB

L’incertezza risulta evidente anche analizzando alcuni dei principali oscillatori tecnici: i prezzi si stanno muovendo con poca volatilità attorno alla propria media mobile a 25, il segnale rialzista dell’indicatore Supertrend è già stato riassorbito, così come il Macd (pur essendo negativo) sta generando falsi segnali troppo ravvicinati. Riassumendo, si tratta di indicazioni contraddittorie e neppure troppe affidabili. Pertanto, sebbene la resistenza dei 23.000 punti e il supporto a 21.500 siano piuttosto lontani dalle quotazioni attuali, ogni previsione sul FTSE/MIB diventa azzardata ed è sconsigliabile l’apertura di posizioni fino a quando non si potrà avere un quadro analitico più chiaro.

FIGURA 2 – Analisi di breve periodo sul Future FTSE/MIB