Ftse Mib, siamo su top importanti?

Borsa Italiana

Il Ftse Mib si appresta a chiudere l’ennesima settimana di questo 2019 caratterizzata dal segno positivo(+0.4%); il mercato continua ad aggiornare i massimi annuali ed il Future con scadenza giugno 2019 sfonda il tetto dei 21.500 punti, target in linea con la dinamica di prezzo descritta nelle precedenti analisi.

Il mercato beneficia in questa fase del buon momento che sta vivendo il comparto bancario, che dopo una prima parte dell’anno difficile e poco in linea con l’andamento dell’indice Ftse Mib, ha mostrato nelle ultime due settimane rialzi anche a doppia cifra su alcuni titoli, come ad esempio UBI (+13.25%), BPER (12.66%) e Banco BPM (9%).

A livello tecnico avevamo già segnalato due settimane fà come il breakout della resistenza di breve a 20.900 punti e la rottura della soglia psicologica dei 21.000 punti fossero da interpretare come un segnale di ritrovata forza relativa in acquisto, pur con bassissimi valori di volatilità come non si registravano dall’autunno del 2017.

Al momento mancano quindi i presupposti per assistere a dei cospicui ribassi, anche se il test di quota 21.500 potrebbe ora portare a prese di beneficio nelle prossime sessioni; a tal proposito segnaliamo come in questa fase i ritracciamenti sono in grado di costituire occasione per rientrare a mercato lato long.

In tale ottica vanno monitorati in particolar modo il supporto intermedio a 20.700 e soprattutto la base a 20.500 punti, da sfruttare come potenziale area di riacquisto a prezzi più convenienti.

Tuttavia se la volatilità dovesse continuare a ristagnare o peggio ancora a contrarsi ulteriormente, non escludiamo che il mercato possa andare incontro ad una fisiologica fase di lateralità e consolidamento sui livelli attuali, prima di riprendere la corsa la rialzo.

Per ora rimangono quindi immutate le possibilità di assistere ad ulteriori rialzi, con il prossimo obiettivo identificato nel test della resistenza tecnica di quota 22.00 punti. Viceversa qualora le vendite dovessero estendersi al di sotto di quota 20.500 punti, saremo costretti a riconsiderare il quadro generale.