ITForum 2018 chiude con le cryptovalute

La seconda giornata di ITForum, organizzata da Investment & Trading Events al Palacongressi di Rimini dal 14 al 15 giugno 2018, è partita con alcune conferenze che rappresentano la nuova frontiera del mondo finanziario. Protagonisti cryptovalute, ICO, BlockChain e consulenza finanziaria. Anche nella giornata di venerdì a ITForum non è mancata un’offerta verticale di esperienze, formazione approfondimenti e focus sul mondo del trading. Si è partiti come sempre dalle sale dedicate, con gli appuntamenti che hanno fatto la storia della manifestazione giunta quest’anno alla sua 19ma edizione, come il live trading show, un’intera mattinata di trading dal vivo, per arrivare poi all’incontro dedicato all’analisi di una giornata sui mercati effettuata da un trader professionista. Da segnalare poi la conferenza “L’altra metà della finanza”: analisi, scenari economici, approccio strategico ed operatività dei mercati esclusivamente al femminile. Ancora trading con “il portafoglio perfetto per la seconda parte del 2018” e con le novità di quest’anno costituite appunto dalle opportunità derivanti dal nuovo mondo del cryptotrading.

La conferenza “Dal Bitcoin all’ICO” moderata da Claudio Kaufmann, direttore di ITForum News, ha visto come protagonisti Daniele Bernardi, founder di PHI Token, Fulvio Dominici, fondatore di UBIATAR, Ivan Granito, CFO di JUR, Federico Morgantini, CEO di Gooruf e Federico Izzi, analista tecnico di BigBit/Cryptolab. Giacomo Zucco, fisico e Bitcoin Evangelist, è poi intervenuto aggiungendosi alla discussione. Federico Izzi ha ricordato come il mercato delle cryptovalute, avendo raggiunto i massimi tra la fine dello scorso anno e l’inizio di questo, segna ora il passo con importanti decrementi, ricordando però come oggi possa contare su ben 1629 valute (un anno fa erano meno della metà). Difficile fare previsioni in un contesto così volatile. Anche Ivan Granito si è soffermato sul momento specifico di mercato, sostenendo come oggi sia cominciato un processo di selezione delle ICO che punta inevitabilmente alla qualità. Sempre Granito ha ricordato le opportunità offerte dalla tecnologia BlockChain in ambito smart contract, decisiva nel campo della “dispute resolution”. Giacomo Zucco ha ricordato come le cryptovalues siano state messe in luce da professionisti lontanissimi dal mondo ormai patinato degli startupper californiani:  hacker poco più che adolescenti (si dice qualcuno abbia cominciato a 16 anni nel già lontano 2001) o in qualche raro caso PhD in crittogtafia applicata o teoria dei giochi. Federico Morgantini ha annunciato il lancio del progetto di ICO sulla piattaforma Gooruf (social network della finanza) che prevede un rewarding token (GoorufCoin) creato per premiare sia il contributo degli utenti alla piattaforma omonima sia la loro attenzione verso le campagne pubblicitarie o promozionali delle imprese finanziarie presenti. Fulvio Dominici invece ha illuminato la platea con alcuni video (relativi alla piattaforma digitale di cui è founder) in stile “science-fiction”, che hanno mostrato le innumerevoli opportunità di un sistema-mondo senza confini grazie alla figura degli avatar. L’uno diventa l’occhio dell’altro in un ecosistema affascinante che non poteva non essere denominato in cryptovalute. Ma quale l’impatto delle cryptocurrencies sul risparmio gestito? A questo interrogativo ha dato alcune risposte importanti la conferenza “BlockChain e consulenza finanziaria”, condotta da Denis Masetti, presidente ed editore di Blue Financial Communication, che ha messo attorno al tavolo Fulvio Degrassi, commercialista e presidente Advisory board DLT Fund NAIF, Christian Miccoli, founder di Conio, Fabio Brambilla, presidente AssoFintech e Raffaele Battaglini, titolare dello studio Battaglini-De Sabato Law Firm. Moltissimi i temi trattati a cominciare da quello, scottante, della normativa che si sta evolvendo rapidissimamente in tutto il mondo, meno che in Italia.

Afferma Brambilla: “AssoFintech è stata lanciata anche per dialogare con i regolatori su materie ancora in via di definizione. Ci sono molti temi oggi sul tavolo di lavoro, dal riconoscimento della clientela in ambito digitale alla gestione delle ICO e delle monete digitali fino alla gestione della frammentazione estrema della catena del valore in decine e decine di operatori su specifiche linee di prodotto (credito, investing, …). In uno scenario di estrema disintermediazione quindi si è aggiunta la BlockChain, è un momento quindi straordinario per l’Europa. All’estero i paesi corrono, con l’Asia a guidare il gruppo, forte di alcuni fattori come quello della penetrazione di smartphone, che in Cina ad esempio è maggiore di quella dei conti correnti…”. Raffaele Battaglini è tornato sul quadro normativo, con l’Italia sicuramente più indietro di molti paesi, badando però a distinguere tra BlockChain, ICO e cryptovalute, dando anche alcune precisazioni in tema di smart contract. Rimanendo sulla BlockChain ha ricordato: “Gibilterra è stato il primo paese in Europa a dotarsi di un completo quadro normativo disciplinandolo da un punto di vista finanziario. Svizzera e, notizia di pochi giorni fa, Lituania, hanno introdotto precise linee-guida per quanto riguarda invece le ICO”. Christian Miccoli ha però ricordato, quasi paradossalmente, che forse ci sono opportunità di business dietro il ritardo del regolatore. Ha sottolineato Fulvio Degrassi: “Esiste però una certa asimmetria tra l’entusiasmo a investire in questo dinamico settore e una parallela mancanza di strumenti che possano garantire informazione e protezione. I regolatori stanno facendo fatica a prendere le misure perché il fenomeno non corrisponde a modelli cui erano abituati a confrontarsi, cercando però al contempo di essere veloci nel capire queste nuove dinamiche, agili e semplici nell’affrontare il problema ma rigorosi nell’enforcement”. Degrassi ha fatto l’esempio di Malta che si è proclamata, concretamente, “BlockChain island” offrendosi come un player di riferimento nel panorama europeo. Quali contaminazioni tra le cryptovalute e la consulenza finanziaria? Ha risposto, tra i molti, Fabio Brambilla: “Il timing per entrare su questo mercato è fondamentale. Sono valute che sono cresciute molto in brevissimo tempo. C’è poi un piccolo-grande mondo che si sta muovendo sulle ICO molto da vicino, in particolare all’estero, arrivando anche a considerare le pre-ICO che consentono di entrare con sconti sul prezzo che possono essere rilevanti”.