Obbligazioni, focus sulle Banche centrali

Al centro dell’attenzione nell’ultima settimana sono state le principali banche centrali che stanno tutte preparandosi all’allentamento delle rispettive politiche monetarie che hanno subito in pochi mesi una drastica inversione. Infatti alla fine del 2018 si prevedevano negli Usa almeno altri 2-3 rialzi di tassi nel corso del 2019 ed un inizio d’inversione rialzista anche dalla Bce; ora invece si torna a prevedere un ribasso dalla Fed nei prossimi mesi; peraltro l’ultimo rialzo era stato criticato anche dal presidente Trump, oltre alla continuità della politica della Bce.

Ad aprire il ciclo espansivo è stata l’Australia che ha tagliato i tassi dello 0.25% per la prima volta dal 2016, riportandoli al nuovo minimo storico dell’1.25%.

Le nuovi emissioni di bond governativi

Molto alta la volatilità per i nostri titoli di Stato, prima per i rumor sui richiami da Bruxelles e poi successivamente a notizia confermata. In questo valzer di prezzi lo spread contro Bund si è mosso da 270 ad oltre 290 e poi nuovamente sui livelli iniziali, con il rendimento del nostro benchmark al 2.5%. Per fortuna non ci sono stati impatti particolari per le aste governative dove ci sono stati rendimenti in rialzo e buona domanda per i Btp assegnati in asta. Quella dei decennali si è conclusa con tassi stabili al 2.60% mentre quella dei titoli a cinque anni ha visto tassi in rialzo di 9 centesimi all’1.81%, sui massimi da novembre scorso.

A conferma dell’avvicinamento di Lisbona alla Cina, il Portogallo ha emesso un titolo di stato sovrano per 2 miliardi di yuan, pari a poco meno di 260 milioni di euro. Trattasi del primo “Panda bond” nell’Eurozona. Elevata la domanda 3,165 volte l’importo offerto, ragione per cui il governo ha potuto limare al ribasso la cedola offerta, che stando alla guidance iniziale si sarebbe collocata tra un minimo del 3.90% ed un massimo del 4.50%. Alla fine, è stata del 4.09% per un titolo con scadenza triennale, circa 110 punti base in più rispetto a un omologo titolo cinese, segno che gli investitori abbiano preteso un premio per puntare sul Portogallo, anziché sulla Cina direttamente. Il collocamento, anche se più costoso rispetto ad un’emissione del Portogallo in euro, rappresenta una scommessa per il paese che dovrebbe aprire al Portogallo il mercato dei capitali cinesi, codice Isin del titolo CND100029V85 taglio minimo 100mila (circa 13 mila euro) di yuan con multipli di 10mila.

Sempre attive le regioni tedesche pronte a sfruttare ogni opportunità presente nel mercato: lo Stato Lower Saxony ha aumentato di 750 milioni il suo vecchio bond (Isin DE000A2TSB40) con cedola 0.125% e scadenza 18 aprile 2027 portando l’ammontare circolante a 1.25 miliardi. Stessa operazione anche per la Rentenbank che ha aumentato di 300 milioni una sua emissione obbligazionaria portando il totale a 1 miliardo di euro. Si tratta del bond (Isin XS1951092144) 0.375% 14 febbraio 2028. Per entrambe le emissioni il lotto minimo di negoziazione è di 1.000 euro.

… e quelle corporate

Tornano le obbligazioni BMW, con un forte interesse, con oltre 4.3 miliardi di ordini, sulle due tranche obbligazionarie principalmente per il taglio minimo di 1.000 euro che rende accessibile l’investimento anche ai piccoli risparmiatori e per il rinnovato interesse per i bond delle case automobilistiche. Nel dettaglio BMW ha collocato due tranche di obbligazioni senior a tasso fisso in euro: 1 miliardo sulla scadenza 13 luglio 2022 (Isin XS2010445026) con una cedola dello 0.125% e prezzo di emissione di 99.797 e 750 milioni sulla scadenza 13 luglio 2026 (XS2010447238) con una cedola dello 0.75% e prezzo di emissione di 99.623. Il bond a tre anni è stato prezzato con uno spread di 45 punti base sopra il tasso mid-swap rispetto alle indicazioni iniziali di 65-70, il bond a sette anni è stato prezzato con uno spread di 77 punti base sopra il tasso mid-swap rispetto alle indicazioni iniziali di 100-105. Rating delle obbligazioni A1/A+.

Unicredit Bank Austria, controllata austriaca di Unicredit, ha collocato una nuova emissione bancaria garantita a scadenza otto anni dell’importo di 500 milioni di euro. Le prime indicazioni di rendimento per l’operazione con scadenza 3 giugno 2027 sono di un premio di 10 punti base sulla curva swap. L’obbligazione è garantita da mutui residenziali, è stata prezzata a 8 punti di premio sulla curva swap ed è negoziabile per taglio di 100mila euro con multipli di 100mila. Rating AAA, cedola finale fissata a 0.25% e prezzo di 99,818 (Isin AT000B049788).

Grande successo per la francese Arkema, che ha emesso 400 milioni di euro sotto forma di titolo ibrido perpetual con call dal 2024 oppure se non richiamato, diventerà euribor 5y +2.865%. A fronte dell’offerta iniziale con rendimento previsto al 3.375%, le richieste sui book dei lead manager hanno superato di quasi 10 volte l’importo, arrivando a 3.2 miliardi. Ciò ha permesso un drastico ribasso del rendimento fissato con la cedola al 2.75%; il rating dell’emittente è Baa2/BBB+, mentre l’emissione specifica ibrida è Ba1/BBB-; taglio minimo di 100mila euro con multipli di 100mila con Isin FR0013425170

In sterline è in collocamento un perpetual tier 1 di Barclays con call a partire dal sesto anno, e rendimento atteso del 7.625%. Il rating dell’emittente è al momento Baa3/BBB/A, mentre l’emissione subordinata è attesa Ba3/B+/BB+ con taglio minimo da di 200mila euro con multipli di mille.

Sul dollaro è stato emesso un miliardo da Mastercard con scadenza 2029 e taglio minimo da 2mila dollari con multipli di mille, la cedola fissata al 2.95% ed il rating è A1/A+, isin US57636QAM69; un altro miliardo dello stesso emittente con le stesse caratteristiche è stato collocato sulla scadenza 2048 con cedola del 3.65%, Isin US57636QAL86.

Tra gli emergenti in dollari l’Aeroporto di Nuova Delhi ha emesso 350 milioni con scadenza 2029 e cedola del 6.45%; il taglio minimo è da 200k+1k isin USY2R40TAB40 e rating Ba2/BB.

E’ in corso in questi giorni il roadshow da parte di BayWa Ag, gruppo internazionale di trading, logistica focalizzato sui settori dell’agricoltura, dell’energia e dei materiali da costruzione per arrivare all’emissione del suo primo green bond.

La prossima settimana sarà Aegon Bank ad incontrare gli investitori con l’obiettivo di emettere una nuova obbligazione senior non-preferred in euro. Attesa anche per la Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che dovrebbe uscire con un nuovo titolo a scadenza 7-10 anni con tasso fisso e variabile.