Politica e spread ai raggi x

Certificati

Settimana interessante per i mercati, con i listini azionari che recuperano terreno, con Piazza Affari sugli scudi, e dall’altro il ritorno delle aste governative ed il movimento dello spread.

Per quel che riguarda il differenziale tra i nostri titoli di stato decennali ed il Bund tedesco, siamo in una fase tecnica di cambiamento del Btp benchmark di riferimento, con il nuovo che diventa il 2.8% 1/12/2028 (IT0005340929) rispetto al precedente febbraio 2028 (IT0005323032). Pertanto prendendo a riferimento il nuovo benchmark abbiamo uno spread in area 250 punti rispetto ai 240 del Btp febbraio 2028. Ciò ha generato un po’ di confusione ma sostanzialmente conta il fatto che il rendimento è sceso sotto il 2.95% e che dopo le rassicurazioni politiche dello scorso week end sui conti, c’è stato un miglioramento generale. Alcune improvvide dichiarazioni nelle ultime ora avevano nuovamente messo in difficoltà il ruolo del ministro del tesoro Tria, con conseguenti oscillazioni negative dei prezzi.

In questo contesto si è inserita la prima riunione della Bce dopo la pausa estiva e le parole di Draghi hanno calmierato un po’ i mercati, invitando ad attenersi più ai fatti concreti che ai vari rumors che si diffondono.

Tornata di aste importanti, con 6 miliardi di Bot a 12 mesi e soprattutto i Btp di medio-lungo periodo con un totale di 7.75 miliardi collocati ai massimi della forchetta prevista tra 6.25 e 7.75.  Nello specifico si è trattato del 3 anni con rendimento dell’1.2% per 2,5 miliardi in rialzo di 0.10 di rendimento rispetto all’asta di luglio; nuovo titolo a 7 anni il novembre 2025 con cedola 2.5% (IT0005345183) e rendimento al 2.55% rispetto al 2.31% di luglio, si tratta del rendimento più alto dal marzo del 2014, infine il trentennale marzo 2048 assegnato per 1.5 miliardi con rendimento sostanzialmente in linea con l’asta di giugno al 3.55%.

Il Tesoro Italiano starebbe anche studiando  il ritorno sul mercato delle emissioni in dollari dopo più di otto anni di assenza. Ad oggi esistono due soli titoli denominati in dollari, visto che l’ultima emissione nel 2010 ha riguardato un titolo triennale, scaduto nel 2013. Trattasi del bond con scadenza nel settembre 2023 e un altro nel 2033 per complessivi 3.5 miliardi di dollari.

Tra gli altri paesi dell’eurozona, la Germania ha collocato Bund con scadenza nel 2048, con un rendimento medio dell’1.10% rispetto all’1.26% dell’asta precedente.

Il Portogallo ha collocato 1 miliardo di euro di titoli di stato. Lisbona ha emesso titoli al 2023 allo 0.647% ed al 2028 all’1.854%.

La Spagna ha avviato il collocamento via sindacato del nuovo titolo di stato indicizzato a 15 anni che avrà scadenza novembre 2033.

La Bei, agenzia sovranazionale con rating AAA, ha collocato 3 miliardi di euro sulla scadenza 15 luglio 2024. Il titolo (XS1881014374) paga una cedola annua fissa dello 0.20% ed è stato emesso al prezzo di 99.717 garantendo un rendimento a scadenza dello 0.249%. Taglio di negoziazione 1k+1k.

E’ ripresa con buona liquidità l’attività sul primario corporate e finanziari, sia con collocamenti già in essere che con road show che si stanno svolgendo per presentare nuovi titoli per le prossime settimane.

Molto attivo il settore  utilities ed energetico,  con Snam che ha approfittato del momento favorevole per lanciare un bond senior a 5 anni da 600 milioni di euro (XS1881004730). Il bond a scadenza 2023 è proposto con un premio di 83 punti base sulla curva midswap e l’operazione ha fatto registrare una domanda di 6 volte superiore all’offerta, con un’elevata qualità e un’ampia diversificazione geografica degli investitori. La spa di gasdotti è riuscita a spuntare una cedola annua dell’1% con un prezzo di re-offer di 99,285. Il rating di Snam è Baa1/BBB+, taglio minimo 100k+1k.

Iren ha concluso con successo l’emissione del suo secondo Green bond. Il collocamento obbligazionario effettuato (rating BBB) si caratterizza per un importo complessivo di 500 milioni di euro. I titoli (XS1881533563) hanno un taglio unitario minimo di 100.000 euro e scadono il 19 settembre 2025, pagano una cedola lorda annua pari a 1.95% e sono stati collocati a un prezzo di emissione pari a 99.129. Il tasso di rendimento lordo effettivo a scadenza è pari a 2.085% corrispondente a un rendimento di 150 punti base sopra il tasso midswap a 7 anni.

Enel è tornata sul mercato dei bond in dollari ad un anno di distanza dal collocamento di una precedente emissione da 3 miliardi. L’operazione è strutturata su tre tranche da 5. 7 e 10 anni: sulla prima sono stati collocati titoli per 1.25 miliardi, sulla seconda per 1.5 miliardi e per i 10 anni 1.25 miliardi. In tutto 4 miliardi, una size  superiore al bond da 3 miliardi di dollari collocato nell’ottobre del 2017. Per il bond a tasso fisso a 5 anni la cedola è stata fissata al 4.25% (USN30707AJ75), 4.625% per il 7 anni (USN30707AK49) e 4.875% per il 10 anni (USN30707AL22). I titoli hanno tutti taglio minimo da 200k +1k e rating Baa2/BBB+/BBB+.

CNH Industrial ha collocato un’emissione obbligazionaria denominata in euro con scadenza gennaio 2026 per un totale di 500 milioni di euro. Le indicazioni iniziali di prezzo sono di 155-160 punti base sopra il tasso midswap. L’obbligazione è stata emessa con uno sconto di 20 punti base rispetto alla forchetta iniziale per un rendimento finale del 2.032%. Il titolo, che ha raccolto ordini per 1.2 miliardi di euro, ha scadenza 19 gennaio 2026, con prezzo di emissione pari a 99.944 e cedola fissa del 1.875%.   Rating del bond BBB/Ba1 (XS1823623878).

Fca Bank, la finanziaria del gruppo Fca è in collocamento con 600 milioni di euro, con richieste arrivate sui book per 2.75 miliardi. Il titolo con scadenza 2022 era inizialmente prezzato a ms+125-130 ed è sceso a ms+105 per le alte richieste. Rating Baa1/BBB/BBB+ ha un taglio minimo di 100k+1k.

La società high yield Gamenet ha collocato 225 milioni di un’obbligazione a tasso variabile  5NC1. Il bond paga auna cedola trimestrale indicizzata al tasso 3 mesi euribor più 512 punti base, ha scadenza il 27 aprile 2023 con possibilità da parte dell’emittente di richiamare il titolo a partire da aprile 2019. Taglio di negoziazione 100k+è100k e rating B1/B+.

UBI Banca ha lanciato un nuovo prestito obbligazionario solidale per un ammontare complessivo di 20 milioni di euro, i cui proventi saranno devoluti a titolo di liberalità all’Associazione Italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma. Le obbligazioni hanno un taglio minimo di sottoscrizione di 1.000 euro, durata 3 anni, cedola semestrale, e un tasso annuo lordo pari a 1.45% per il primo anno, 1.55% per il secondo anno e 1.75% per il terzo anno. Le obbligazioni possono essere sottoscritte dal 12 settembre al 10 ottobre 2018, salvo chiusura anticipata dell’offerta.

Tra i rumours: l’austriaca Ca Immobilien Anlagen Aktiengesellschaft (rating Baa2) ha dato mandato a due banche di organizzare un roadshow in Europa finalizzato all’emissione di un’obbligazione subordinata  in euro a 7.5 anni, JT International Financial Service, garantita da Japan Tobacco  (aa3/AA-) ha allo studio una nuova operazione in euro o sterline.