Euro/Dollaro, Bce e Fed pronte a darsi battaglia
Giannini, strategist di Tradingfacile.eu, analizza il quadro tecnico ed operativo sul principale cross valutario, in attesa delle prossime mosse da parte di Bce e Fed
Giannini, strategist di Tradingfacile.eu, analizza il quadro tecnico ed operativo sul principale cross valutario, in attesa delle prossime mosse da parte di Bce e Fed
Per la seconda metà dell’anno il dibattito è tra chi pensa che i ribassi dei tassi annunciati dalle banche centrali produrranno un ulteriore forte apprezzamento degli asset finanziari e chi invece sostiene che questi ribassi sono già nei prezzi
Dopo i nuovi massimi storici, i principali listini Usa stanno ora subendo una correzione, anche in scia al fatto che i recenti dati sull’economia americana rendono meno probabile un taglio dei tassi a breve termine
Continuano le mosse incrociate tra Fed e BCE per il controllo del principale cross valutario. Tuttavia se nel medio e lungo periodo lo scenario rimane per ora immutato, nel breve periodo il mercato potrebbe riservare delle sorprese
Ora il mercato si aspetta molti tagli dalla Fed e li vuole in fretta. È ben possibile che la Fed fluida e flessibile di Powell conceda molti tagli, ma non con la fretta che pensa il mercato. E non con una borsa così vicina ai massimi.
Il rimbalzo degli asset rischiosi osservato la settimana scorsa è un’anteprima di quello che potrebbe accadere se la Fed dovesse tagliare i tassi nel corso dell’anno?
Per la prima volta da tre anni a questa pèarte, il rialzo gode di un apporto qualitativo che dovrebbe consentire nuovi massimi assoluti fino a fine 2019
Diverse categorie di fondi hanno recuperato le perdite fatte segnare con la discesa dei mercati dell’anno scorso. Le valutazioni, dicono da MIM, sono tornate ad essere alte. Meglio guardare dove i prezzi sono ancora interessanti
Considerando il miglioramento di tono dell’economia globale e, negli Stati Uniti, l’ottimo andamento del fattore più importante di tutti, la produttività, l’interruzione del rialzo è da considerare più una pausa che un segnale di inversione di tendenza. Rimaniamo quindi investiti
Lo scostamento fra il livello più elevato e quello più basso degli ultimi sei mesi sul Dollar Index è sceso di recente a meno del 3%. Una lettura storicamente infima. La volatilità è quindi prossima a ripartire?