Tornano le aste ma salgono i rendimenti

C’era molta attesa in questa settimana per il ritorno delle aste del Tesoro su varie scadenze di titoli di stato, alla luce della volatilità dell’ultimo periodo in cui lo spread è tornato al centro dell’attenzione mediatica. Nelle ultime sedute vi è stato un passaggio costante al di sopra dei 300 punti e questo ha portato il rendimento del Btp decennale oltre il 3.5% sulla curva decennale.

Nello specifico il Tesoro Italiano ha piazzato l’intero ammontare offerto di Bot di 6 miliardi di euro, ma ha dovuto remunerare il titolo a 12 mesi con un rendimento che ha sfiorato l’1% (0.949%), un livello che non si vedeva  da ottobre 2013 ed in rialzo di 0.513% rispetto alla precedente.

Maggiore emotività era però legata ai titoli di medio-lungo in programma giovedi, dove era prevista una forchetta da 5 fino a 6,5 miliardi di Btp, tutti collocati al massimo dell’offerta,  tra cui il nuovo ottobre 2.3% ottobre 2021 (IT0005348443) collocato per 3,5 miliardi con rendimento lordo al 2.51%, in rialzo dell’1.31% rispetto all’ultimo collocamento a 3 anni ed il più alto dal settembre 2013. Per i 1,5 miliardi del 2.5% novembre 2025 (IT0005345183) il rendimento è stato fissato al 3.28%, livello più alto dal gennaio 2014. Collocati 942 milioni del  Btp 2.45% settembre 2033 (IT0005240350) al 3.66% ed infine 558 milioni del Btp 4% febbraio 2037 (IT0003934657) al 3.79% di rendimento. Per quel che riguarda il “bid to cover ratio” il maggiore riferimento è stato per il novembre 2015 al 1,9 finale.

Anche in altri paesi vi sono stati collocamenti, tra questi, la Germania ha emesso 2.409 miliardi di euro di Bund a 10 anni con un rendimento allo 0.55% rispettto allo 0.49% del 1 agosto.

L’ammontare offerto inizialmente era di 3 miliardi, ma ha ricevuto richieste inferiori da parte degli investitori. 

Dopo mesi di assenza è tornata sul mercato la Romania che ha collocato 1.75 miliardi di euro di un’obbligazione senior suddivisa in due tranche. La prima tranche, con durata 10 anni, ha un importo di 1.15 miliardi, con una guidance iniziale di 205 punti base sopra il tasso midswap ristretta poi a MS+195 bp e di una seconda tranche con durata 20 anni, con una guidance iniziale di 275 punti base sopra il tasso midswap ristretta poi a MS+170 bp. Buona la domanda sul nome che ha superato i 2.8 miliardi di euro. Il bond a 10 anni (XS1892141620) paga un cedola annua fissa pari a 2.875%;  il bond a 20 anni (XS1892127470) paga una cedola annua fissa pari al 4.125%. La Romania ha rating  Baa3/BBB- ed il taglio minimo di negoziazione dei due bond è di 1.000 euro, negoziabile anche per la clientela retail.

Anche l’Albania ha collocato un bond senior (XS1877938404) in euro a 7 anni. Il titolo offre una cedola fissa pari a 3.50% ed è stato emesso al prezzo di 99.695 garantendo un rendimento a scadenza del 3.55%. Taglio minimo di emissione 100.000+1.000. Il titolo è stato apprezzato dagli investitori ed è salito oltre un punto nel grey market, mantenendo poi il rialzo anche sul secondario.

In generale è stata una settimana molto difficile per i mercati, con i listini azionari che hanno sofferto molto, a partire da quelli asiatici ed europei, per arrivare poi a colpire negativamente anche Wall Street. Sulla piazza americana, molti analisti hanno giudicato negativamente le parole del presidente Trump nei confronti della Fed, viste come causa della discesa del listino superiore al 3% in una sola seduta. La critica del presidente ha riguardato il rialzo dei tassi deciso pochi giorni fa, contestando il fatto che non fosse necessario in quanto non vi è un problema d’inflazione.

Più contenute le emissione per la volatilità dei mercati, tra quelee della settimana, l’agenzia europea ESM, European Stability Mechanism, che ha collocato un’obbligazione senior zero coupon  da 3 miliardi di euro. Il titolo isin (EU000A1Z99G8) è stato collocato al prezzo di 100.176 e ha scadenza il 17 gennaio 2022. Taglio minimo di negoizazione 1k+1k e rating Aa1/AAA.

Volkswagen ha collocato con successo un’obbligazione senior suddivisa in 3 tranche raccogliendo dal mercato 2.6 miliardi di euro. I forti ordini arrivati dagli investitori che hanno raggiunto i 4.5 miliardi di euro, hanno permesso all’emittente di abbasare la price guidance iniziale sulle tre tranche. Nel dettaglio Volkswagen ha collocato 1 miliardo sulla scadenza 2020, 0.25% di cedola (XS1893632221) con un rendimento di 40 punti base sul tasso midswap, 850 milioni  sulla scadenza 2023 con un rendimento di 95 punti base sul tasso mideswap, cedola 1.375% (XS1893631330) e 750 milioni sulla scadenza 2026 con un rendimento di 140 punti base sul tasso midswap, cedola al 2.25% (XS1893631769).  Per le 3 obbligazioni taglio minimo di negoziazione retail da 1+1k e rating A3/BBB+.

Sulla parte dollari, ritorno della Cina con 3 miliardi di mulitranche a partire dal 2023 con cedola del 3.25% (XS1891571348), 2028 cedola al 3.5% (XS1891574441) ed il trentennale 19/10/2048 con cedola del 4% (XS1891577030). Tutti i titoli hanno il taglio minimo di 200 mila +1.000.

Recordati ha avviato un roadshow, che è terminato giovedì, per il lancio di un bond in due tranche da 1.28 miliardi di euro, finalizzato all’acquisizione di un’azienda.

Carige ha allo studio l’emissione di un bond subordinato da 200 milioni di euro, rumours di una cedola al 10%, con l’obiettivo di rafforzare il capitale.

CEZ Group, la compagnia elettrica cecoslovacca, valutata Baa1/A-, ha dato mandato a due banche per organizzare una serie in di incontri con  gli investitori.