Uber più che mai a sconto

Automobili

Il debutto flop rende Uber ancora più attraente. Il prezzo di collocamento di 45 dollari, più basso del 23% rispetto al fair value di 58 dollari dagli analisti di Morningstar, poteva considerarsi già vantaggioso, ma il calo di oltre il 7% dopo il primo giorno di contrattazione ha ulteriormente aumentato il tasso di sconto del titolo rendendolo un’interessante idea di investimento.

L’azienda americana è leader globale nel settore del ride-sharing e del trasporto di merci e il suo tempestivo ingresso sul mercato le ha permesso di crearsi una posizione di vantaggio rispetto ai competitor. Grazie alla sua estesa rete di conducenti è riuscita a creare un effetto network che funziona da catalizzatore per attirare nella sua piattaforma nuovi clienti e conducenti, mentre la larga base di utenti le consente di collezionare un’ingente quantità di dati relativi alle preferenze dei clienti che utilizza ai fini commerciali e per migliorare il servizio.

 

Mercato in crescita

“Uber sarà in grado di mantenere la supremazia all’interno del settore e di consolidare la sua quota di mercato, attualmente attorno al 30%, anche grazie a nuove acquisizioni. Ipotizziamo che i suoi principali concorrenti, come Lyft, che partono da una base di utenti molto più bassa, cresceranno a tassi solo leggermente più alti”, dice Ali Mogharabi analista azionario di Morningstar. “Recentemente abbiamo aggiornato la stima del mercato potenziale di Uber a 650 miliardi di dollari, mettendo insieme i vari segmenti in cui è attiva, dal ride sharing, bike-sharing, scooter sharing, alle consegne di cibo e al trasporto di merce negli Usa e in Europa. Valore che potrebbe salire addirittura a 750 miliardi di dollari nel 2023” (report aggiornato al 9 maggio 2019).

In base alle previsioni degli analisti il segmento del ride-sharing registrerà un rallentamento della sua crescita che sarà solo parzialmente compensato dall’espansione degli altri segmenti di attività. Per queste ragioni hanno provveduto alla correzione delle loro stime sui risultati futuri di Uber per i prossimi anni. “Da qui al 2028 ci aspettiamo un progresso medio del 19% dei ricavi che prevediamo saliranno a quota 64 miliardi entro la fine di questo periodo. Il gruppo inizierà ad avere una gestione profittevole del business a partire dal 2024 e da lì in poi ipotizziamo un’accelerazione dei margini di profitto per effetto delle maggiori economie di scala e delle sinergie tra i diversi segmenti di attività”, conclude Mogharabi.